Cara Dott.ssa Cosimi,
voglio confrontarmi con lei su un aspetto che è molto presente nella mia vita: IL SENSO DI COLPA.
Mi vedo spesso nel torto e basta un qualsiasi piccolo evento a farmi sentire sbagliata e in colpa. SE per esempio qualcuno dei miei familiari sta male o so che ha bisogno di qualcosa, cerco in tutti i modi di soccorrerlo o stargli accanto e se non ci riesco mi sento tanto in colpa. Per aiutare i miei familiari spesso metto da parte anche le mie esigenze ma questo non mi pesa. La gioia infatti che do mi riempie di ogni cosa che mi viene a mancare. Negli anni però, ora ho 42 anni, mi è iniziato a pesare sempre di più. Ho iniziato infatti a mettere sempre più da parte me, la mia casa, la mia vita… piano piano mi sono anche dimenticata di quello che mi piaceva fare. Io sono a disposizione, questa è la mia missione ma non ci riesco sempre e questo mi fa stare in colpa. Vorrei quindi capire come non sentirmi in colpa ed evitare di sentirmi colpevole se non sono riuscita in tutto. Spero di essere stata chiara.
Grazie
Cara Lettrice,
riporta una storia di vita veramente difficile da portare avanti. Leggendo infatti la sua lettera, mi assaliva quasi un senso claustrofobico. Correre dietro ai suoi familiari, che spero non siano molti, dietro ai loro bisogno ed esigenze sia quotidiane che straordinarie, deve essere veramente faticoso.
Credo comunque che dietro a qualsiasi comportamento, anche il più faticoso o sacrificale ci sia un buon motivo. Spesso il “buon motivo” è di carattere emotivo o relativo alla gratificazione della propria autostima.
Se si legge infatti con attenzione la sua lettera emerge un forte desiderio si sentirsi presa in considerazione dall’altro. Sembra infatti quasi un bisogno di amore che non raggiunge mai una completa soddisfazione. Questo non significa assolutamente che i suoi familiari non l’hanno amata, significa solo che ricerca nella realizzazione delle sue attenzioni il sentirsi confermato l’amore.
E’ una forma di dipendenza, dipende cioè dalla gratificazione dell’altro per sentirsi bene con se stessa, piena, importante, di valore. Per questo rinuncia a mettere da parte anche la sua vita o parte di essa per questo. Per gli esseri umani, l’amore viene prima della gratificazione e realizzazione personale. Nessun uomo può sentirsi determinato se non ha la sicurezza dell’amore.
Il suo bisogno di essere accettata ed amata attraverso la continua presenza, ha quindi questo grande vantaggio. Purtroppo si stà accorgendo che questo meccanismo comporta anche un enorme svantaggio: la annienta!
L’essere all’interno di un circolo vizioso composto da disponibilità, riconoscimento, maggiore disponibilità, maggiore riconoscimento, la conduce a chiedersi sempre di più e a pensare che il mancato riconoscimento dipenda da lei e dalla sua disponibilità.
L’idea infatti che si è amati solo se l’altro mi riconosce e solo se io sono in grado di farmi apprezzare la impoverisce, la depriva a livello di autostima e la porta lontano dai propri desideri ed emozioni autentiche.
Il senso di colpa che infatti prova deriva dal fatto che lei depone una grande responsabilità, affinchè questo meccanismo funzioni, nella sua capacità di essere perfettamente, impeccabilmente, costantemente presente e accogliente.
Ogni “senso di colpa” deriva infatti da una responsabilità mancata che noi ci leggiamo negli eventi. Per esempio: Mi sento in colpa perché avrei dovuto sapere che se facevo questo sarebbe successo questo…. Ecc. Nel suo caso è come se il fatto di non essere presente e brava nel correre in aiuto dell’altro generi una mancanza di responsabilità ed eventualmente un danno all’altro. Questo denota una tendenza a dare il POTERE all’altro di decidere il suo valore.
Risolvere un meccanismo che forse dura da tanti anni non è facile ma non è nemmeno impossibile!!
Per superare un senso di colpa, come una qualsiasi emozione negativa, come l’ansia o la paura, non esiste altro sistema che viverla e non evitarla!! Per lei l’evitamento sarebbe una soluzione ma non sarà un benessere per lei. Evitare infatti una emozione negativa non la farà sentire più forte. Evitare le conseguenze che lei stessa in maniera autentica, si stà rendendo conto non l’aiuterà ad essere serena e leggera. Può iniziare a vivere le sue emozioni e non evitarle. Può iniziare ad aggiungere spazi ai suoi desideri e a quello che potrebbe servire più a lei che all’altro.
Se vuole può contattarmi telefonicamente.
Grazie
Dott.ssa Monia Cosimi
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