Spesso accade nella mente delle donne di mettersi a confronto di modelli apparentemente ultra perfetti proposti dai media e dalla nostra società occidentale, con il solo risultato di uscirne spesso con l’idea di essere diversamente sbagliate.
Sottolineo innanzitutto che prendere come modello delle “immagini” di donna proposte dai media non è completamente erroneo, lo diventa qualora tale comportamento porti ad una conferma della propria inadeguatezza, diventi cioè un modo per confermare i propri difetti o le nostre mancanze.
Cercando in tutti i modi di combattere, in una sorta di braccio di ferro contro se stessi dal quale già è convinta di uscirne perdente. Alcune donne hanno un forte “giudizio negativo di se stessa”, da non vedere altra via di uscita se non quella di confermare attraverso le immagini quanto è sbagliata, di pensare che qualcun altro sia di certo migliore di se stessa e di evitare a tutti i costi di mostrare il tutto all’altro.
Magari non sarà perfetta come la sua mente lo desidera, ma questo non significa che non può essere felice, soddisfatta, amabile ed amata. Lei non è quella sbagliata, lei è quella che è…
Credo che ogni persona abbia parti positive ma spesso, penso che siano troppo stordite nel portare e nell’ascoltare la parte negativa che quasi pensano di non averla.
Ricercano la perfezione… quasi come esistesse e come se fosse la certezza del benessere. Essere perfetti fisicamente non porta automaticamente a stare bene con se stessi. Magari può avere conferme positive dagli altri, o può sentirsi soddisfatta dall’indossare un abito ma questo a lungo non le faranno stare bene, non le faranno “passare” l’ansia o curare una possibile depressione.
Se fosse così le persone ansiose o depresse non sarebbero magre. Il disagio penso che sia dentro e non fuori, soprattutto in quanto è importante per lei questa conferma positiva esterna e quanto la ritiene fondamentale per farle capire di valere veramente.
Difficilmente abbassano i limiti e i confini.
Non si potrà mai raggiungere qualcosa se quel qualcosa già lo considera inarrivabile e inaccessibile, diventa solo la conferma della propria incapacità.
Ogni cima si può raggiungere facendo un passo, poi un passo e poi un altro passo… e così via. Magari mentre pensa , vive e si gusta il passo che stà facendo scoprirà anche altre tipi di mete che non sono solo quella assoluta della cima ma anche quella di godersi il panorama che ha intorno, l’aria che le accarezza il viso, il sole che le scalda la pelle, la vita che le passa davanti. Tutti noi, di continuo siamo così proiettati verso un arrivo, una fine o un obiettivo che ci dimentichiamo di vivere.
La vita infatti ci passa davanti agli occhi e noi ce la perdiamo pensando solo al domani, quando ci siamo persi l’oggi e il momento presente.
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